Occupando lo spazio fisico e temporale tra installazione e performance, le opere di Camilla Gurgone restituiscono una ricerca ironica e sottile sul nostro immaginario collettivo. La sua indagine e' giocosa, universale ma intima, divertente e coinvolgente e innesca riflessioni sul quotidiano anche attraverso lo scambio umano dell?interazione. Il progetto espositivo pensato per gli uffici di Volvo Studio Milano comprende lavori appartenenti alle serie Process to shape the imaginary (Sogno) del 2023 e Tachilalia (2018-2023); la prima nasce dal bisogno di fissare e rielaborare i sogni dell?artista e dei terzi che le affidano i propri. I ricordi onirici vengono descritti a un sistema di intelligenza artificiale che ne propone una sintesi in immagini, loro trasposizione concreta, tra cui poi Gurgone seleziona quelle da stampare su carta termica per l?opera finale. La memoria dei sogni viene assicurata a un supporto che la cristallizza provvisoriamente accettandone al tempo stesso l?attitudine a sbiadire e scomparire, dandole importanza anche nella sua caducita'. La carta termica e' infatti metafora dell'evanescenza dei ricordi, che con il passare del tempo affievoliscono fino a dissolversi. Tachilalia e' una serie di opere in ceramica che raffigura gli scontrini conservati da Gurgone dalle sue spese in diversi supermercati: scannerizzata la ricevuta, l?artista sposta le lettere delle parole stampate per realizzare accostamenti inediti e componimenti poetici intrisi di umorismo o delicatezza. Lo stesso impianto viene proposto anche su carta termica; per Volvo Studio Gurgone ha ideato sei di questi scontrini, pensandoli appositamente per gli spazi dell?ufficio. I piccoli oggetti, solitamente destinati a essere scartati, attivano una riflessione sul tempo e sulla sua durata, sull?impatto delle azioni umane ? attivita' quotidiane come comprare il pane ? e sul suo destino ad annullarsi. Sono frammenti eterni di attimi predisposti a essere dimenticati, esprimono il fascino e la grazia di dettagli nascosti o cos? minuti da non essere notati. A cura di Francesca Grossi Fino al 30 marzo In collaborazione con Viasaterna